SynthéXer Home Introduzione Razionale Interferenza Il sistema Contatti

FENOMENI DI SINCRONIZZAZIONE 2 

É importante enfatizzare come la sincronizzazione sia essenzialmente un effetto non lineare. In contrasto con molti  problemi fisici classici, dove considerazioni di non linearità portano ad una correzione di una teoria lineare, in questo  caso è indispensabile considerare la non linearità: il fenomeno si verifica solo nei sistemi denominati auto - sostenuti,  cioè nei quali l’energia prelevata dalla sorgente compensa l’energia dissipata nelle perdite e in questo modo il sistema  mantiene un’oscillazione stabile senza alterazioni sino a che la sorgente di energia non viene meno. Vorremmo sottolineare la differenza rispetto ad un altro fenomeno, ben conosciuto nei sistemi oscillatori: la risonanza.  La risonanza è la risposta di un sistema che non è attivo, cioè che non  presenta oscillazioni senza una eccitazione  esterna. In altre parole, in questo caso non si può parlare di un aggiustamento della frequenza intrinseca di oscillazione  dovuta ad una eccitazione esterna, dato che questa eccitazione è la sorgente delle oscillazioni.  Nel caso della risonanza, se la eccitazione viene spenta, le oscillazioni scompaiono, mentre negli oscillatori auto –  sostenuti le oscillazioni continuano anche senza eccitazione esterna.  Un semplice esempio di questa differenza ci  porta a considerare gli orologi radio controllati e quelli delle stazioni ferroviarie.  Gli orologi radio controllati sono auto–oscillanti: continuano a mostrare l’ora anche se manca il segnale radio dalla  trasmittente del centro ad alta precisione. Il compito del segnale radio è solo di aggiustare, di correggere le oscillazioni  dell’orologio per sincronizzarlo al riferimento di tempo. Gli orologi di una stazione ferroviaria ricevono il segnale da un  orologio centrale, e se questo segnale è assente si fermano. Questo è un esempio di risonanza e non di  sincronizzazione.  
Razionale
SynthéXer - Riequilibrio Bioenergetico by Ethidea Srl © - 2015
Talvolta, quando un sistema è forzato con alta intensità  ed opera in un regime fortemente non lineare, è molto  difficile distinguere tra fenomeni di sincronizzazione e  di risonanza (specialmente se è difficile  controllare la  eccitazione come per i ritmi circadiani); in questo caso  la caratteristica osservata alla risonanza può essere  simile alla sincronizzazione (per esempio si può  osservare una dipendenza dalla frequenza di  eccitazione  simile ad un andamento elicoidale).  Tuttavia, la differenza diventa evidente se la  eccitazione viene ridotta o spenta.  In funzione dei parametri di  accoppiamento, due oscillatori  
possono venire agganciati in fase o quasi in contro fase.  Inoltre, variando i parametri di accoppiamento si può  osservare una transizione tra differenti stati di  sincronizzazione.  In molte situazioni naturali sono presenti interazioni tra più  di due oscillatori. Se due oscillatori possono modificare i  loro ritmi, possiamo aspettarci che un ampio numero di  sistemi possano fare lo stesso. Un esempio è già stato  citato: una ampia popolazione di lucciole lampeggianti,  costituisce ciò che possiamo chiamare un insieme di  oscillatori mutuamente accoppiati, e quindi può   lampeggiare in sincronismo. Una lucciola comunica  attraverso gli impulsi di luce con tutti gli altri insetti nella  popolazione. In questo caso si può parlare di  accoppiamento globali.
Find out more