FENOMENI DI SINCRONIZZAZIONE 4
Per spiegare qualitativamente l’apparire di questa forza o per poterla calcolare, consideriamo il
seguente problema auto coerente. Dapprima, assumiamo per il momento che il campo medio sia
nullo. Quindi tutti gli elementi della popolazione oscillano in modo indipendente e i loro contributi alla
media si cancellano reciprocamente quasi del tutto. Anche se le frequenze di questi oscillatori sono
identiche, ma le fasi sono indipendenti, l’uscita media di tutti gli elementi dell’insieme è piccola in
confronto con l’ampiezza del singolo oscillatore (in accordo con la legge dei grandi numeri, tende a
zero quando il numero degli oscillatori interagenti tende ad infinito, le fluttuazioni del campo medio
sono dell’ordine di N – ½). Quindi, lo stato con campo medio asincrono nullo rispetta la condizione di
auto consistenza.
Poi, per dimostrare anche che la sincronizzazione della popolazione è possibile, supponiamo che il
campo medio sia non nullo e non evanescente. Quindi, naturalmente questo allinea almeno una
parte della popolazione, la cui uscita si somma in modo coerente e perciò il campo medio rimane non
nullo, come supposto.
Quale di questi due stati si verifica (sincrono o asincrono), o in altre parole quale dei due stati sia
stabile, dipende dalla forza delle interazioni tra gli elementi e quanto differenti siano gli stessi. La
interazione tra questi due fattori, la forza di accoppiamento e la distribuzione naturale delle frequenze
determina anche quanti oscillatori sono sincronizzati e di conseguenza quanto sia forte il campo
medio.
Discutiamo adesso come avviene la transizione alla sincronizzazione, considerando come esempio
gli applausi di un pubblico. Inizialmente ogni persona applaude con la sua frequenza individuale ed il
suono prodotto è rumore.
Fintanto che questo suono
è debole e non contiene
nessuna frequenza
caratteristica, non influenza
essenzialmente l’insieme.
Ogni oscillatore ha la sua
frequenza Fk, ogni persona
applaude e ogni lucciola si
illumina con il suo periodo
individuale, ma esiste
sempre un qualche valore
che è preferito dalla
maggioranza. Sicuramente,
qualche elemento si
comporta in modo molto
individualistico, ma la
maggior parte della popolazione tende a “essere come il vicino”. Cosicché le frequenze Fk sono
distribuite su un determinato campo, e questa distribuzione ha un massimo attorno alla frequenza
maggiormente probabile. Quindi ci saranno sempre almeno due oscillatori che hanno frequenza
molto simile e che si sincronizzeranno molto facilmente. Questa componente cresciuta di forza di
eccitazione tende a sincronizzare altri elementi che hanno frequenza molto simile e questo porta
all’incremento del gruppo sincronizzato e ad un aumento del campo medio ad una certa frequenza.
Questo processo si sviluppa (velocemente per oscillatori a rilassamento e lentamente per quelli
quasi lineari), ed infine quasi tutti gli elementi si uniscono alla maggioranza e oscillano in
sincronismo e la loro uscita comune, il campo medio, non è più un rumore ma diventa ritmico.
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