FENOMENI DI SINCRONIZZAZIONE 6
SynthéXer è un sistema che trasmette segnali
elettromagnetici di bassa frequenza. L’intensità di questi
segnali è estremamente debole, quindi non può indurre
effetti termici e non ha effetti tali da rappresentare un
rischio per quanto di fisico possano indurre: i segnali
trasmessi non possiedono una energia sufficiente per
creare danno molecolare o biologico. Viceversa, il
dispositivo trasmette segnali che contengono informazione,
quindi è un dispositivo che può e vuole comunicare.
Per molto tempo la capacità di comunicare è stata
considerata una proprietà esclusiva di organismi
multicellulari. In seguito si è scoperto che i batteri possono
comunicare nell’ambiente in cui vivono, all’interno ma
anche all’esterno della loro specie per mezzo di molecole di
segnalamento chimico (ferormoni). Il modo di
comunicazione chimico è quello attualmente più studiato e
compreso. Tuttavia, come discusso in precedenza, si è
dimostrato che i batteri impiegano anche segnali
elettromagnetici come parte di complessi meccanismi di
segnalamento che operano a distanze molto maggiori delle
dimensioni cellulari.
Un gruppo di biofisici dell’Università di Marburg coordinato
da F.A. Popp, negli anni ’70, coniò il termine “biofotone”.
Secondo Popp i biofotoni sono singoli quanti di radiazione
elettromagnetica costantemente emessi da tutti gli
organismi viventi. Sono sottoposti alle leggi della
meccanica quantistica e sono la spia profonda dello stato
dell’ organismo emettitore. Dai loro studi fu introdotto in
biofisica il concetto di coerenza. In fisica la coerenza è una
proprietà generale delle onde che permette fenomeni di
interferenza stazionaria. L’ipotesi dell’esistenza in natura di
campi di forze ondulatorie coerenti non è universalmente
accettata tra gli scienziati: finora non sono state trovate
evidenze definitive.
SynthéXer - Riequilibrio Bioenergetico by Ethidea Srl © - 2015
Tuttavia è' stato riportato in letteratura che una varietà di
batteri è in grado di emettere un segnale fisico che
promuove la crescita di un particolare bacillo, carbophilus
Bacillus, su agar contenenti eritromicina o streptomicina
o alte concentrazioni di sale (Matsuhashi et al, 1995, J.
Bacteriol 177: 688-693; Matsuhashi et al, 1996, Drug
Microb Resist 2: 91-93).
Successivamente, lo stesso gruppo ha riferito che questo
segnale è di natura sonora in quanto può essere
trasmesso attraverso piastre di Petri sigillate e separate
da una barriera da 2 mm di ferro (Matsuhashi et al, 1996,
App Gen J Microbiol 42:. 315-323).
L’origine dell’emissione ondulatoria è un avanzato
argomento di studio, così come il reale ruolo che questa
comunicazione endogena può avere. Un dato di fatto
deriva dalla teoria delle telecomunicazioni, che spiega
che ogni vibrazione modulata rappresenta una
informazione. Le emissioni ondulatorie cellulari verificate
sono legate al caso, sono randomiche e non hanno
importanza, oppure hanno uno scopo bene preciso?
Il nostro razionale assume per ipotesi che l’esistenza e
la qualità di questa interazione ondulatoria siano
necessarie sia per l’omeostasi di un organismo, sia per lo
sviluppo di uno stato patologico.